Penso al tempo.
Penso al suo non prendersi pause, al suo continuo mettersi in gioco sfruttando pedine non sue, tracciati di binari presi a caso, penso al suo poggiarsi di schiena alle pareti sempre più sottili di un paesaggio perplesso.
Leggo libri da lire 6.
Libri da biblioteca, quelli che infili in un sacchetto di plastica mentre rovisti in una cantina che stai aiutando a sgomberare e li trovi dietro i 45 giri di musica folk in uno scatolone marcito dall'umidità , quelli che devi girarne le pagine con la cautela di un dottore che deve operare a cuore aperto avendo una chiave inglese come bisturi e una maschera da sub come occhiale da vista.
Va cosi.
Oggi.
Si. Anche io. 'Istesss
RispondiEliminaIl tempo è come un fiume eterno. Costante, implacabile, inarrestabile. Passa per tutti e non risparmia nessuno.
RispondiElimina...già...diciamo che quelli come me si accorgono del loro scorrere solo quando ci mettono i piedi dentro :)
Elimina"sgamatezza" mi piace già di per se.
RispondiEliminaCi si stupisce di "ritrovarsi" sul web come di rivedere un vecchio amico, dopo innumerevoli anni, per le vie della propria città. E' assurdo.
RispondiEliminaLeggere è il miglior modo di accompagnarsi nel tempo.
Ciao Sarah,
EliminaAnche se si è vero che sia strano sentirsi appartenente ad un non luogo, non ritengo cosi assurdo sentirne la mancanza, questo qui, per me è sempre stato un mezzo, secondario alla vita vera fatta di citofoni e strette di mani e abbracci condivisi ma ugualmente importante e ricco di pensieri e persone da non dimenticare...
Sei lire? Sei un rigattiere ?
RispondiEliminaRigattiere? Sarebbe bellissimo. Ma no ahimè mi piace solo leggere libri e andarli a cercare convinto che siano loro a voler farsi trovare, sono un pirata da bancarella ;)
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